CCNL Carta Industria: incontro su rinnovo contratto

Respinta la proposta datoriale e proclamato lo stato di agitazione

Il 17 settembre 2025 si è svolto l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl-Chimici Carta e Stampa e le Associazioni datoriali Assoscarta, Assografici.

Durante tale incontro la Parte datoriale ha presentato alle OO.SS. la proposta economica di aumento salariale di 216,00 euro.

La suddetta proposta si articola in:

190,00 euro sui minimi tabellari (115,00 euro di IPCA a cui si aggiungono 75,00 euro di scostamento per il biennio 2022-2023).
3,00 euro sul fondo Byblos;
3,00 euro sul fondo sanitario integrativo Salute Sempre;
20,00 euro per l’aumento dell’indennità per il turno notturno (con un incremento dal 26% al 27%).

Le OO.SS. hanno respinto la proposta, definendola insufficiente per il recupero salariale atteso, stante l’inflazione per il biennio considerato.

Lo scorso 22 settembre, l’attivo unitario sindacale ha riaffermato con forza le rivendicazioni sindacali quali il giusto salario, l’adeguamento dell’indennità di ciclo continuo e un vero incremento del turno notturno.

Le OO.SS., oltre a ribadire l’urgenza di rinnovare il CCNL scaduto da oltre 9 mesi, chiedono di finalizzare un nuovo modello di inquadramento professionale attraverso una fase di discussione e simulazione. 

In assenza di risposte adeguate, le Sigle sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione del settore prevedendo blocco di flessibilità, cambi turno, banca ore e straordinario. Inoltre, annunciano un pacchetto di 16 ore di sciopero che saranno proclamate se le risposte non saranno in linea con le rivendicazioni.

Infine i sindacati auspicano il tempestivo avvio di un percorso assembleare in tutti i luoghi di lavoro.

Prestazione Universale: indicazioni sulle rate maturate e non riscosse

Gli eredi del de cuius beneficiario della Prestazione Universale possono presentare domanda telematica per la liquidazione delle rate maturate e non riscosse previa rendicontazione della spesa sostenuta (INPS, messaggio 26 settembre 2025, n. 2821).

L’INPS fornisce le indicazioni operative per la gestione delle rate maturate e non riscosse della quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, della Prestazione Universale, pari a 850 euro, in caso di decesso dell’interessato.

 

In tale ipotesi, le rate della prestazione maturate e non riscosse devono essere liquidate agli eredi del de cuius, previa rendicontazione della spesa sostenuta, secondo le regole generali in materia di Prestazione Universale.

 

La liquidazione avviene a seguito della presentazione di specifica domanda online da parte degli eredi, secondo le modalità operative che verranno fornite in seguito.

 

Ai fini della percezione dei ratei maturati dell’assegno di assistenza, come detto, l’erede deve rendicontare la spesa sostenuta dal deceduto beneficiario della Prestazione Universale:

 

–    nel caso di assunzione di lavoratore domestico, mediante l’allegazione in procedura della copia del contratto di lavoro (qualora non già allegato precedentemente) e delle copie delle buste paga quietanzate intestate al de cuius;

 

–    nel caso di servizi di assistenza, mediante l’allegazione della copia delle fatture regolarmente quietanzate intestate al de cuius.

 

L’importo dei ratei maturati viene liquidato per tutte le mensilità spettanti e non erogate precedentemente a seguito della verifica della corretta rendicontazione della spesa sostenuta.

 

Riguardo al mese del decesso, l’INPS precisa che il rateo della prestazione può, comunque, essere erogato per intero, previa regolare rendicontazione, fino all’ammontare massimo di 850 euro, anche se il decesso interviene nel corso del mese.

 

Nel messaggio in oggetto sono anche riportati alcuni esempi di liquidazione di ratei agli eredi.

 

Esempio 1

 

Il beneficiario ha presentato domanda di Prestazione Universale in data 15 gennaio 2025 ed è deceduto in data 15 maggio 2025, prima dell’avvio dei pagamenti correnti. In base alle disposizioni generali agli eredi spettano tutte le mensilità (da gennaio 2025 a maggio 2025) per gli importi corrispondenti alla documentazione giustificativa allegata fino a un importo massimo di 850 euro mensili. Per i mesi da gennaio 2025 ad aprile 2025 valgono le regole generali di rendicontazione. Per il mese del decesso (maggio 2025), in caso di rapporto di lavoro domestico, se gli eredi allegano la busta paga di importo almeno pari a 850 euro (comprensiva dell’indennità di mancato preavviso, del trattamento di fine rapporto, del rateo di tredicesima e di ogni altro emolumento erogato con l’ultima busta paga), deve essere liquidata l’intera mensilità di maggio 2025, anche se il rapporto di lavoro cessa il giorno del decesso. In caso di busta paga di importo inferiore, il rateo viene liquidato nella misura corrispondente. Analogamente, nel caso di fruizione dei servizi di assistenza previsti, l’allegazione, da parte degli eredi per il mese del decesso (maggio 2025), delle fatture regolarmente quietanzate di importo almeno pari a 850 euro, comporta l’erogazione dell’intera rata mensile di maggio 2025. In alternativa viene liquidato l’importo corrispondente alla spesa rendicontata.

Ebinter Ragusa: presentato nuovo regolamento per l’erogazione dei sussidi

Stanziati 60.000,00 euro per sussidi ai lavoratori e alle aziende del settore Terziario di Ragusa

L’Ente Bilaterale del Terziario di Ragusa ha presentato il nuovo Regolamento per l’erogazione dei sussidi e dei contributi per l’anno 2025, destinato a tutti i lavoratori e le aziende iscritte all’Ente e appartenenti al territorio di Ragusa.

Sono stati stanziati fondi per un totale di 60.000,00 euro che, in attuazione del CCNL di settore, saranno erogati fino ad esaurimento scorte.

La domanda di richiesta dei suddetti sussidi dovrà essere presentata, a mezzo pec e utilizzando gli appositi moduli, entro e non oltre il 31 ottobre 2025. Le richieste delle aziende saranno, invece, valutate entro il 31 dicembre 2025.

Il nuovo Regolamento mantiene il reddito familiare come un parametro essenziale di accesso. Pertanto, le domande saranno valutate in base all’Isee familiare, con un limite massimo stabilito a 25.000,00 euro, al fine di favorire le fasce meno agiate. 

Le tipologie di contributi sono cumulabili fino ad un importo massimo di 400,00 euro per ciascun richiedente e includono:

– contributo di 150,00 euro per l’acquisto di lenti da vista e di 200,00 euro per le spese odontoiatriche;

– contributo di 350,00 euro per nascita di un figlio, di 150,00 euro per l’attività sportiva di figli minorenni e di 250,00 euro per l’acquisto di libri di testo, strumenti musicali e digitali;

– contributo di 350,00 euro per le tasse universitarie relative all’anno accademico 2025-2026 e il rimborso del 50% fino a 250,00 euro per corsi di formazione professionale.

Per quanto riguarda le imprese è prevista la possibilità di richiedere il rimborso, fino all’importo massimo di 1.000,00 euro, per coprire le spese relative a corsi su sicurezza, privacy, lingue, per l’acquisto di defibrillatori, per le visite mediche obbligatorie ed, infine, per Interventi di efficientamento energetico e di trasformazione digitale.

CCNL Enel: riunito l’attivo unitario sulla vertenza in e-distribuzione

Prosegue la trattativa ma resta lo stato di agitazione, prossimo incontro il 21 ottobre 2025

Il 29 settembre 2025 si è riunito l’attivo unitario delle Organizzazioni sindacali Filctem, Flaei e Uiltec e Enel Spa, per discutere l’evoluzione della vertenza in e-distribuzione a seguito dell’incontro tra le Parti dell’11 settembre 2025 e del tentativo di conciliazione instaurato presso il Ministero del Lavoro del 23 settembre 2025.

L’attivo unitario ha espresso il rifiuto delle proposte presentate da Enel in occasione dell’incontro dell’11 settembre scorso, in quanto ritenute inaccettabili a causa delle persistenti criticità del modello organizzativo e-distribuzione, in particolare sul suo dimensionamento e sulla conquista di un orario di lavoro compatibile con la qualità di vita dei dipendenti.

Viene confermata, dunque, la vertenza e si mantengono ferme le motivazioni che hanno portato all’apertura della procedura di conciliazione presso il Ministero del Lavoro.

L’attivo unitario, nonostante quanto suddetto, valuta positivamente l’incontro al Ministero del Lavoro del 23 settembre 2025 poichè ha permesso l’apertura di una fase di confronto con l’azienda.

Inoltre, è stato ribadito il mantenimento dello stato di agitazione del personale con sospensione delle azioni di sciopero fino alla definizione della procedura di raffreddamento. A tal proposito, il prossimo incontro viene fissato per il 21 ottobre 2025.

Le Sigle sindacali sono incaricate di condurre la trattativa ribadendo che le soluzioni negoziate dovranno superare il modello imposto da Enel con il nuovo orario per il Blue Team. Si chiede, inoltre, un forte coordinamento unitario e l’avvio di un nuovo ciclo di assemblee per coinvolgere i lavoratori non appena ci saranno sviluppi nel procedimento di mediazione ministeriale.

Infine, l’attivo unitario riafferma la necessità di ripristinare relazioni sindacali partecipate e condivise ribadendo che non saranno accettate soluzioni imposte unilateralmente dall’azienda come avvenuto per lo smart working o altri temi.

CCNL Istituzioni Socio Assistenziali Anfass: nuovo incontro tra sindacati e Anfass

Riconoscimento degli adeguamenti tariffari, sottoscrizione del protocollo d’intesa e code contrattuali

Lo scorso 25 settembre si sono riuniti Anfass e Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl per discutere sulle seguenti tematiche relative al CCNL Anffas 2023/2025.

Riconoscimento degli adeguamenti tariffari
E’ stata confermata la necessità dell’aggiornamento delle tariffe e delle condizioni di accreditamento, in virtù dei nuovi parametri retributivi e contributi definiti dal CCNL.

Protocollo d’intesa con Anci
Approvata la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con Anci al fine di rafforzare le strategie comuni volte a garantire il riconoscimento economico dei nuovi costi contrattuali.

Code contrattuali

Le Parti hanno stabilito la necessità di una revisione della classificazione del personale con particolare riferimento alla a figura dell’educatore.

Sicurezza: i percorsi formativi per i docenti

Quesito dell’Università di Udine sulla possibilità per il personale docente non esposto a rischio medio o alto di effettuare corsi di formazione per rischio basso (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, interpello 18 settembre 2025, n. 1).

L’Università degli studi di Udine ha avanzato un’istanza di interpello in merito alla possibilità di far effettuare al personale docente di ogni ordine e grado e universitario, che svolge mansioni che non lo espongano a un rischio medio o alto, corsi individuati per il rischio basso, fatto salvo che comunque i contenuti e la durata della formazione sono subordinati all’esito della valutazione dei rischi effettuata dal datore di lavoro.

In particolare, l’ateneo che ha indirizzato il suo quesito alla Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, si è riferito ai percorsi formativi in materia di salute e sicurezza sul lavoro, rivolti al personale docente delle scuole di ogni ordine e grado e al personale docente delle università, fissati dall’articolo 37, comma 2 del D.Lgs. 81/2008 e dagli accordi Stato-Regioni in vigore (Accordi Stato-Regioni del 21 dicembre 2011 e del 7 luglio 2016).

A tal riguardo, la Commissione ritiene che, in considerazione dei riferimenti citati nella risposta (articolo 37, comma 1, lettera b) del D.Lgs. n. 81/2008;  tabella codici ATECO 2007; accordo Stato-Regioni – Rep. atti n. 59/CSR del 17 aprile 2025; allegato A dell’accordo 25 luglio 2012 – Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano; interpello n. 11/2013 ) il personale docente che, sulla base della valutazione dei rischi aziendali effettuata dal datore di lavoro, svolga attività lavorativa che non comporti, anche saltuariamente, un rischio medio o alto, può partecipare a corsi di formazione specifica in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro progettati per la categoria di rischio basso.

Ebinter Marche: istituito un fondo per l’acquisto libri

Previsto rimborso di 150,00 euro per le spese relative ai libri scolastici 

L’Ente Bilaterale Pluriterritoriale del Terziario delle Marche per le province di Ancona, Macerata e Fermo, ha istituito un fondo per il rimborso, a tutti i lavoratori iscritti, delle spese di acquisto dei libri per i figli che frequentano la Scuola Superiore.

Tale fondo permette di ottenere un rimborso massimo di 150,00 euro. Per poter accedere al sussidio, il lavoratore deve essere iscritto all’Ente da almeno 1 anno ed essere in regola con tutti i versamenti contributivi.

Un requisito fondamentale è legato al merito scolastico dello studente che deve aver conseguito nell’anno scolastico precedente un giudizio non inferiore a sei decimi per tutte le classi o di 60/100 per l’ultimo anno delle superiori. 

La richiesta di rimborso, corredata da apposita modulistica (carta d’identità del genitore; certificato scolastico di giudizio dell’anno precedente del figlio per cui si richiede il rimborso; attestato di iscrizione alla Scuola Superiore; copia della busta paga più recente) deve essere presentata entro il 31 dicembre 2025 tramite e-mail, posta ordinaria ovvero posta elettronica certificata.

Le domande incomplete non saranno prese in considerazione. Un’apposita Commissione si occuperà di valutare le richieste, assegnando la precedenza in base al curriculum scolastico e all’ordine cronologico di arrivo.

Il suddetto rimborso sarà erogato solo alle prime 98 richieste ammesse.

Infine, il richiedente può presentare domanda di rimborso per un solo figlio o comunque per una sola prestazione tra tutte quelle offerte dall’Ente nell’arco dell’anno.

Ebinter Molise: previste due borse di studio per il 2025/2026

Annunciato il bando annuale per il lavoratori del settore in Molise

L’Ente Bilaterale del Molise, al fine di rafforzare il ruolo del bilateralismo e di fornire un supporto concreto a chi opera nel settore, ha annunciato un bando annuale con un fondo totale di 40.000,00 euro per il 2025/2026. 

Pertanto, per le aziende ed i lavoratori del settore in Molise sono stati stabiliti due bandi distinti: uno per la formazione aziendale ed uno per borse di studio e premi di laurea per i figli dei dipendenti. Potranno partecipare le aziende e i lavoratori in regola con i versamenti e iscritti da almeno sei mesi all’Ente Bilaterale, presentando domanda a partire dal 2 ottobre 2025 e non oltre le ore 12:00 del 20 novembre 2025.

Le richieste devono essere inoltrate per mezzo di raccomandata A/R o PEC, con la documentazione necessaria richiesta. 

L’assegnazione avverrà fino ad esaurimento fondi, seguendo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.

Assistenti familiari: pubblicate le linee guida degli standard formativi

Online il Decreto che definisce i livelli di qualificazione del personale impegnato nelle attività di supporto e assistenza alle persone anziane non autosufficienti (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 26 settembre 2025).

Il Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito e il Ministro dell’università e della ricerca del 19 settembre 2025, di adozione delle Linee guida nazionali per la definizione degli standard formativi degli assistenti familiari impegnati nelle attività di supporto e assistenza alle persone anziane non autosufficienti, è stato pubblicato nella sezione pubblicità legale del sito istituzionale del dicastero che ne dà notizia con comunicato in commento.

Il provvedimento attua un principio cardine della Legge 33/2023, ossia la definizione di modalità formative omogenee su tutto il territorio nazionale per il personale a supporto e assistenza delle persone anziane che mira a favorire una maggiore qualità dell’assistenza e dell’integrazione socio sanitaria.

In considerazione della competenza esclusiva delle regioni, le Linee guida rappresentano un punto di riferimento, a cui ogni regione potrà progressivamente adeguarsi, nell’ambito della propria autonomia e nel rispetto dei termini individuati dal provvedimento.

CCNL Scuola: rimane aperto il nodo delle risorse economiche

Le OO.SS. lamentano la perdita del potere di acquisto, colmabile con una detassazione degli aumenti stipendiali

Nei giorni scorsi si è svolta una riunione interlocutoria all’Aran con aperture rispetto alle rivendicazioni normative proposte dalle OO.SS. di settore. I Sindacati hanno chiesto nuovamente che venga percorsa la strada della detassazione degli aumenti stipendiali al fine di un recupero significativo del potere di acquisto per il personale della scuola. Rimane aperto il nodo delle risorse e in particolare lo sblocco del 2027. 

Nel corso della riunione è stata ribadita la necessità di colmare la perdita del potere di acquisto, che con le risorse attuali si attesterebbe intorno ad un 5,4% dell’inflazione, attraverso una detassazione degli aumenti stipendiali. E’ stata inoltre posta l’attenzione sulla necessità della definizione della parte normativa relativa ai provvedimenti disciplinari che ormai si trascina dal contratto 2016/2018 e non più procrastinabile.

Altro tema, affrontato nuovamente, è stato quello delle scuole italiane all’estero. Esse rappresentano una risorsa strategica nel settore della politica estera del nostro paese e costituiscono l’asse portante per la diffusione e la promozione della lingua e cultura italiane nel mondo. Esse devono avere risorse adeguate a garantire l’efficacia del servizio scolastico e culturale nelle diverse realtà geografiche.